NO ALLA VIOLENZA IN CAMPO

26 Febbraio 2019
26 Febbraio 2019 mm

La gratuita aggressione durante una competizione sportiva è un reato. 

Specie quando il gioco è fermo e non c’è nessun collegamento con la competizione.

Il caso è quello accaduto durante una partita di calcetto, quando, senza alcun motivo, un giocatore ha colpito con una testata un avversario.

La difesa dell’aggressore sosteneva che quando si partecipa ad una partita si verifica quella causa di non punibilità che è quella del cosiddetto rischio consentito. 

Tuttavia, osservano i Giudici, nessuna giustificazione può prevalere di fronte ad una condotta volontaria posta al di fuori di un collegamento funzionale con la partita e neppure finalizzata al risultato, ma solo gratuitamente aggressiva.

Se, invece, la condotta violenta è stata determinata dall’ansia del risultato ed in violazione del regolamento sportivo, allora le eventuali lesioni cagionate saranno di natura colposa.

E’ quindi importante ricostruire esattamente come si sia verificato l’evento lesivo per poter predisporre una efficace linea difensiva (Cass. 3144/2019).

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